I Vangeli gnostici

“La verità non è venuta nuda in questo mondo, ma in simboli e immagini. Non la si può afferrare in altro modo” (Vangelo di Filippo 67.10).

Un percorso invitante alla scoperta della luce e della verità che per emergere nella sua vera sostanza necessita di essere celata oltre immagini reali, oltre simboli facilmente comprensibili. È infatti una lettura possibile per gli uomini di tutti i tempi e appartenenti a tutte le latitudini, una lettura che spazia oltre qualsiasi credo religioso.

“Chi scopre l’interpretazione di queste parole non gusterà la morte” (Vangelo di Tomaso 32.10), con queste parole di Gesù veniamo “accolti” nel testo di Tomaso al quale seguono poi gli altri Vangeli. I Vangeli gnostici sono stati scoperti solamente nel 1945 a Nag Hammadi nell’Alto Egitto; sia per contenuto che per forma si differenziano sia dai Vangeli canonici che dagli apocrifi.

I maestri gnostici, autori di questi Vangeli, ci presentano meditazioni scaturite su Gesù, frutto di riflessioni personali; essi sono intellettuali cristiani vissuti agli albori del cristianesimo. Si muovono in maniera autonoma, in grande libertà e sicurezza, consapevoli che il senso del messaggio supera ampiamente le barriere del tempo e dello spazio. Essi si rivolgono direttamente al lettore in prima persona invitandolo a ragionare e costringendolo spesso ad interrompere la lettura per una riflessione più profonda.

Talvolta il testo ambiguo risulta incomprensibile, solo attraverso una meditata riflessione è possibile penetrare il senso globale del messaggio, ma, forse è anche necessaria una conoscenza mistica della vera natura dei viventi. Ed in funzione di questa conoscenza appare chiaro il messaggio del Vangelo di Verità (22.30) che così rivela: “Egli si manifestò come conoscenza che convince tutte le emanazioni”.

Solo attraverso i cinque alberi del paradiso ossia il pensiero, il sentimento, la riflessione, l’intelletto e il ragionamento, che costituiscono la primaria fonte di nutrimento, lo gnostico giungerà a comprendere il mistero della sua esistenza, a testimonianza del Pleroma (scoperta della luce e della verità), erede consapevole di quella generazione che non vacilla a cospetto dell’errore e delle tenebre terrene.

Solo chi riconosce nei viventi le vocali e le consonanti della verità può comprendere, al di là delle immagini, che non si tratta di un libro ordinario, bensì di un libro perfetto scritto dal Padre perchè gli eoni lo riconoscano.

Guerre atomiche al tempo degli Dei

L’autore, Zecharia Sitchin, esperto di lingue semitiche e di civiltà sumera, è uno dei pochi studiosi in grado di decifrare le iscrizioni in carattere cuneiforme; dall’analisi di antichissime tavolette ci guida a riscoprire episodi narrati anche nella Bibbia e nel Mahabharata. La Terra, migliaia di anni fa era un immenso campo di battaglia, i terribili episodi descritti sono la memoria residua di feroci guerre fra le diverse fazioni degli Anunnaki (Coloro che dal cielo sono venuti sulla Terra), giunti dal pianeta Nibiru. Su Nibiru, lontano membro del nostro sistema solare (in cui transiterebbe ogni 3.600 anni, conosciuto come Dodicesimo Pianeta), la vita si stava lentamente estinguendo a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta. Fu così che la Terra venne utilizzata per estrarre l’oro, necessario per il riequilibrio del pianeta Nibiru. Le testimonianze disseminate sulla Terra descrivono eventi precedenti al diluvio universale (450.000 anni a.C.) e fino al 2.023 a.C. data in cui una nube radioattiva giunse su Sumer portando la distruzione di questa grande civiltà. Queste guerre combattute dagli ‘schiavi umani’ degli Anunnaki portarono al crollo dello spazioporto del Sinai, distrutto da armi nucleari tattiche. Oggi le foto satellitari mostrano chiaramente le tracce di quelle esplosioni e la zona è coperta di nerissime ceneri laviche, ma l’autore ci ricorda che nel Sinai non ci sono mai stati vulcani. Tra i vari argomenti citati, il testo ci parla della diffusione dell’agricoltura e della pastorizia, sviluppate sulla Terra dopo il diluvio universale, attraverso esperimenti di manipolazione genetica operati nei laboratori degli Anunnaki.

Edward Bach

Il Dottor Bach, microbiologo, omeopata e pioniere della floriterapia esprime pubblicamente a cavallo degli anni 1931-32 il contenuto delle sue meditazioni sulle tematiche di interesse centrale per ogni medico: salute, malattia e guarigione.

L’opera è composta in quattro volumi: Libera te stesso, Guarisci te stesso, Essere se stessi, I Dodici Guaritori e altri rimedi.

Ciò che conosciamo come malattia, ci dice il Dottor Bach, è lo stadio terminale di un disordine molto più profondo e finchè non avremo rimosso la causa alla base di esso non potremo aver completo successo nella terapia. Se noi possiamo correggere i nostri difetti e vivere in armonia con il piano divino, la malattia non potrà mai assalirci.

Attraverso i suoi scritti possiamo intravedere lo sviluppo di un cammino evolutivo individuale e intuire l’effetto benefico dell’utilizzo dei ‘Fiori di Bach’. Si tratta di ‘essenze’ che vanno a riequilibrare le disarmonie del corpo, agiscono cioè a livello energetico vibrazionale.

Con una presa di coscienza potremmo davvero sentirci partecipi del pensiero dell’autore: ‘Se seguiamo i nostri veri istinti, desideri, pensieri, aneliti, non conosceremo altro che gioia e salute’.

Cielo e Inferno

Nato nel 1688 a Stoccolma, grande scienziato, pubblicò opere scientifiche in svariati campi, dalla matematica alla geologia, dalla fisica alla mineralogia, si occupò di astronomia, di chimica, di filosofia. Era universalmente ammirato e stimato in stretto rapporto con la corte svedese. Il suo desiderio di approfondirsi in tutti i campi aveva fatto di lui una mente enciclopedica. A 56 anni la metamorfosi, la crisi religiosa giunse quasi inavvertitamente, inizialmente attraverso i sogni e le visioni di luce che lo portarono a dedicarsi alla meditazione. L’opera scientifica compiuta dal veggente nella prima parte della sua vita costituisce una preparazione per quello che sarà il suo autentico compito: egli avrebbe rivelato il vero senso della Bibbia e descritto l’altra dimensione attraverso informazioni dal mondo spirituale. In questo testo che fa parte dell’opera teologica del mistico e profeta Swedenborg, è descritto l’al di là in base a ciò che vide e udì, conversazioni con trapassati, visite a pianeti diversi dal nostro ci accompagnano in una dimensione ultraterrena che ci permette una visione al di là di spazio e tempo. Swedenborg accompagna l’uomo ‘cittadino di due mondi’ a comprendere che il mondo spirituale non è al di là del mondo spaziale, ma solo al di là dei nostri sensi corporei: è in noi e attorno a noi. La grande armonia, logica e razionalità dell’autore ci guida ad una comprensione chiara del cosmo da lui descritto.

Cerchio Firenze 77

Da più di cinquant’anni anni il Cerchio Firenze 77, attraverso un medium straordinario, è testimone di manifestazioni di eccezionale interesse. Nel corso delle sedute si presentano entità (esseri smaterializzati provenienti da altre dimensioni) elevate, le quali danno messaggi profondi su problemi esistenziali e conoscitivi del genere umano. L’intera gamma degli effetti medianici (apporti di oggetti, fenomeni luminosi, emanazioni di profumi) è presente nel ‘Cerchio’ che per cinquant’anni ha lavorato in silenzio. Oggi per consiglio delle ‘guide’ si è deciso di raccogliere una sintesi di esperienze, comunicazioni e insegnamenti ricevuti in tanti anni. Ma lo straordinario fenomeno degli apporti non deve porre in secondo piano l’eccezionale valore dei messaggi trasmessi dalle entità. Una sintesi del senso dei messaggi forse possiamo trarla da queste parole di Kempis, la Guida che impartisce l’insegnamento nell’aspetto più razionale: ‘Vadano queste parole là dove sono attese, e mai mente umana possa servirsi di esse per fine egoistico, acciocché esse rendano gloria solo all’Esistente’.