Guerre atomiche al tempo degli Dei

L’autore, Zecharia Sitchin, esperto di lingue semitiche e di civiltà sumera, è uno dei pochi studiosi in grado di decifrare le iscrizioni in carattere cuneiforme; dall’analisi di antichissime tavolette ci guida a riscoprire episodi narrati anche nella Bibbia e nel Mahabharata. La Terra, migliaia di anni fa era un immenso campo di battaglia, i terribili episodi descritti sono la memoria residua di feroci guerre fra le diverse fazioni degli Anunnaki (Coloro che dal cielo sono venuti sulla Terra), giunti dal pianeta Nibiru. Su Nibiru, lontano membro del nostro sistema solare (in cui transiterebbe ogni 3.600 anni, conosciuto come Dodicesimo Pianeta), la vita si stava lentamente estinguendo a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta. Fu così che la Terra venne utilizzata per estrarre l’oro, necessario per il riequilibrio del pianeta Nibiru. Le testimonianze disseminate sulla Terra descrivono eventi precedenti al diluvio universale (450.000 anni a.C.) e fino al 2.023 a.C. data in cui una nube radioattiva giunse su Sumer portando la distruzione di questa grande civiltà. Queste guerre combattute dagli ‘schiavi umani’ degli Anunnaki portarono al crollo dello spazioporto del Sinai, distrutto da armi nucleari tattiche. Oggi le foto satellitari mostrano chiaramente le tracce di quelle esplosioni e la zona è coperta di nerissime ceneri laviche, ma l’autore ci ricorda che nel Sinai non ci sono mai stati vulcani. Tra i vari argomenti citati, il testo ci parla della diffusione dell’agricoltura e della pastorizia, sviluppate sulla Terra dopo il diluvio universale, attraverso esperimenti di manipolazione genetica operati nei laboratori degli Anunnaki.