Sulla persona di Jakob Lorber non c’è molto da dire. I profeti e gli inviati di Dio sono sempre persone semplici. Così inizia la descrizione di questo grande profeta, di professione musicista, nato nel luglio 1800 nella regione della Drava, ebbe una vita modesta. In 24 anni scrisse un’opera monumentale che comprende una profonda comprensione della creazione e del piano salvifico di Dio. L’autore percepiva una voce interiore che lo spingeva a scrivere sotto dettatura descrivendo scoperte confermate ai nostri giorni dalla scienza ufficiale: concetti sbalorditivi per l’epoca come la descrizione delle particelle subatomiche, il doppio carattere della luce, la struttura dell’universo; ci indica inoltre la strada sbagliata della scienza materialista e ci porta a comprendere quanto sia pericoloso il percorso che sta seguendo l’umanità. L’autore ci parla anche di un grande risveglio delle coscienze che permetterà alla parola vivente di divenire fuoco nel cuore di coloro che la possiedono e che scuoterà il sonno profondo di anime immerse nel folle materialismo dell’epoca attuale. Un’epoca di grande purificazione è profetizzata e pare davvero coincidere con l’attualità terrestre. Le sue parole sono forti, chiare, risolute, lucide, impossibile fraintenderle, ci portano ad analizzare il nostro vissuto e il nostro mondo con estrema chiarezza. Un testo davvero affascinante che ci fa comunque intravedere al di là di concetti catastrofici una luce infinita che permea le parole di cui è composto e ci fa comprendere quanto il Padre ami le sue creature terrene.