Ho incontrato gli extraterrestri – Stefan Denaerde – Edizioni Mediterranee 1996

Una lettura piacevole in cui si articola ciò che può apparire la trama di un film. In questo libro è descritto l’incontro tra l’ingegner Stefan Denaerde con alcuni abitanti del pianeta Iarga. Contatto avvenuto in circostanze solo in apparenza casuali, mediante un incontro-scontro scaturito dall’impatto tra lo yacht di Denaerde in navigazione sulla Schelda e il disco volante Iargano. Una pubblicazione datata il cui contenuto appare attualissimo, indubbiamente grande curiosità e forse anche speranza suscita l’evento extraterrestre.
Ma ciò che a prima vista appare un incontro casuale si trasforma pagina dopo pagina in una vicenda meticolosamente predefinita dalla volontà dei Fratelli del Cosmo. Giungiamo ad essere testimoni degli insegnamenti, dati al protagonista, sulla loro razza incredibilmente avanzata. Viene descritto il loro sviluppo tecnologico e spiegato come gli abitanti del nostro mondo potrebbero altresì conseguirlo. Loro affermano che per raggiungere determinati obiettivi è necessario eliminare tutte le discriminazioni e per fare questo sono necessarie tre fondamentali condizioni: libertà, giustizia, efficienza. Solo tramite una libera accettazione di queste condizioni e relativo compimento in tutte le sfere d’azione dell’organizzazione della civiltà planetaria, l’isolamento cosmico di una razza intelligente come la nostra potrà essere annullato, solamente cioè nel momento in cui il livello minimo di civiltà stabile sia raggiunto. Ma ciò deve avvenire nel pieno rispetto del libero arbitrio e non in opera di convincimento il quale bloccherebbe la libertà e creerebbe dogmi e rigidità mentale. Il nostro protagonista riceverà nel corso di due giornate informazioni sulla loro civiltà tramite ciò che definirà ‘radiazione’, tecnica basata su informazioni visive e trasmissione di pensiero in sequenza rapidissima che rimangono impresse indelebili nella memoria. Stupefacenti dati vengono esaminati, un’organizzazione perfetta che permette ad un numero di individui per noi impressionante, 300 miliardi di abitanti, di vivere in prosperità e creatività senza alcuna restrizione. Apprendiamo che il solo sistema che può portare a stabilità e immortalità è una condizione cosmica nel pieno rispetto delle leggi naturali, ma una razza che ancora non esercita il senso di responsabilità non deve essere aiutata, il solo tipo di informazioni del quale l’uomo della Terra necessita è relativa ai rapporti sociali. Tuttavia l’uomo è chiamato all’integrazione cosmica, condizione raggiungibile unicamente tramite la perfetta conoscenza e osservanza delle leggi che reggono i Cosmi. Solo partendo da un base di libera scelta sarà possibile un giorno raggiungere questa auspicabile condizione.